Tu non mi puoi capire?
Pieni di calma melanconia
i due occhi interrogano,
cercano il significato:
come la luna con volto umile
e fisso sta a guardare
dentro l'oceano.

Io non nascondo nulla:
quello che ho è tutto
davanti ai tuoi occhi,
cuore aperto, accogliente.
Ho donato tutto
per dare un'idea di me.
Non mi puoi capire?

Se ciò fosse solo pietra preziosa,
la romperei in cento pezzi,
con arte in mille forme,
e una dopo l'altra
le infilerei in un solo filo
in una sola collana
e te la metterei al collo.

Se questo fosse solo un fiore,
perfetto, bello, grazioso,
fiorito nelle regioni dell'aurora,
ondulante al vento di primavera,
lo strapperei dallo stelo
e lo metterei con gentilezza
nei tuoi capelli neri.

Ecco, amata, tutto il cuore:
dov'è l'acqua, dov'è la riva,
sono disorientato
in questa casa misteriosa, infinita.
Anche se non conosci principio e fine
di questo regno, o regina,
tuttavia è la capitale.

Che voglio farti comprendere?
Nel profondo del cuore
non so che cosa paòpita
nel canto tacito del giorno e della notte:
tutto il cielo è pervaso
di immobilità e di silenzio,
come la voce della notte.

Se questo fosse solo godimento,
soltanto un sorriso
venuto dalle labbra,
risveglierebbero la felicità:
in un momento comprenderesti
le notizie del cuore,
senza bisogno di parole.

Se questo fosse solo godimento,
due lacrime di pianto,
luccichio nei due occhi,
labbro amaro, volto triste,
avresti visto la pena interiore,
si sarebbero manifestate
in silenzio le parole.

Questo, amata, amore del cuore
non ha principio, né fine
alle pene delle gioie e dei dolori,
è sempre vuoto ed è sempre pieno,
ogni giorno e notte nascono
nuove e nuove ansie:
non ti so spiegare!

Forse non mi hai capito!
Sempre negli occhi
in una nuova e nuova luce
leggi giorno e notte:
si vede solo un po' d'amore,
un po' di cuore:
chi e quando ha capito tutto?

DESIDERIO
Federico Garcia Lorca


Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo
né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse
lucciola
di un'altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori
dell'eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più.

 

 

 



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NELLE MIE BRACCIA TUTTA NUDA...
Nazim Hikmet


Nelle mie braccia tutta nuda
la città la sera e tu
il tuo chiarore l’odore dei tuoi capelli
si riflettono sul mio viso.
Di chi è questo cuore che batte
più forte delle voci e dell’ansito?
è tuo è della città è della notte
o forse è il mio cuore che batte forte?
Dove finisce la notte
dove comincia la città?
dove finisce la città dove cominci tu?
dove comincio e finisco io stesso?

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


MA E' IL MIO CUORE AMORE MIO...
Rabindranath Tagore


I tuoi occhi m'interrogano tristi.
Vorrebbero sapere i miei pensieri
come la luna che scandaglia il mare.
Dal principio alla fine ho denudato
la mia vita davanti ai tuoi occhi,
senza nulla celarti o trattenere.
Ed è per questo che non mi conosci.
Se fosse soltanto una gemma,
la romperei in cento pezzi
e con essi farei una catena
da mettere attorno al tuo collo.
Se fosse soltanto un fiore,
rotondo e piccolo e dolce,
lo coglierei dallo stelo
per metterlo nei tuoi capelli.
Ma è il mio cuore, mia diletta
Dove sono le sue spiagge e il suo fondo ?
Di questo regno tu ignori i confini
e tuttavia sei la sua regina.
Se fosse solo un momento di gioia
fiorirebbe in un facile sorriso,
lo potresti capire in un momento.
Se fosse soltanto un dolore
si scioglierebbe in limpide lacrime,
rivelando il suo più intimo segreto
senza dire una sola parola.
Ma è il mio cuore, amore mio.
Le sue gioie e i suoi dolori
sono sconfinati, e infiniti
i suoi desideri e le sue ricchezze.
Ti è vicino come la tua stessa vita,
ma non puoi conoscerlo interamente.

 

 

SE SOLAMENTE
Pablo Neruda


Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacilllanti,
come l'autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare

 

 

 

Appendo parole all'occhiello
amplessi irreali
tetri languori di cuore

sillabe mansuete
sgranate d'onda
affannate in salmi di sera.

Effluvi dolci
increspati
verbi scoloriti all'orizzonte
tornite d'avorio
allagate di foglie.

Le inclinoa a lato
in bocca al vento
a filo d'alba
in una pentecoste d'amore.

Timidi gorgheggi in fiore
nella mia pelle di mezzogiorno.

 

 

“Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.”
(William Shakespeare)

 

 

Charles Baudelaire

La Bellezza

Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno,
cui volta a volta ciascuno s’è scontrato,
è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Troneggio nell’azzurro quale Sfinge incompresa,
unisco un cuore di neve alla bianchezza dei cigni,
odio il movimento che scompone le linee e mai piango, mai rido.

I poeti, di fronte alle mie grandi pose,
che ho l’aria di imitare dai più fieri monumenti,
consumeranno i giorni in studi severi, perché,

onde affascinare quei docili amanti,
ho degli specchi puri che fanno più bella ogni cosa:
I miei occhi, questi larghi occhi dalle luci eterne.

 

 

 

 

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